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Archive for novembre 2010

JUVENTINO DEPRESSO SI SPOSTA! CAMBIA NOME E QUINDI SITO
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La Juventus vince e convince al Ferraris di Genova con un sonoro 2 a 0, maturato nel primo tempo.
La squadra ha sempre avuto in mano la partita ed è passata in vantaggio con un gol di Marchisio aiutato dal palo e dal portiere Eduardo. Passano solo 6 minuti e il ritrovato Milos Krasic firma il 2 a 0, saltando di netto Criscito e indirizzando all’angolino un tiro maligno:0 a 2.
Per il Genoa, Toni si danna come un matto tra Bonucci e Chiellini ma i due sono molto attenti.
Da segnalare anche un incrocio dei pali di Criscito.
Nella ripresa poca roba, tante ammonizioni, con Iaquinta e Quagliarella più dinamici si poteva raggiungere anche il 3 a 0, buono anche l’ingresso di Sorensen.
Adesso buon piatto di trofie al pesto genovese!

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Probabili formazioni in vista del match di domani tra Juventus e Genoa allo stadio Luigi Ferraris all’insolito orario delle 12.30.

DIFESA

In porta, Marco Storari è una garanzia. Costantino è il secondo.
Difesa a quattro con il magnifico duo Bonucci-Chiellini. Dubbi sulle fasce: Motta non si è allenato e dovrebbe non farcela al suo posto il giovane Sorensen. A sinistra, completamente recuperato Grosso. Brazzo e Traorè in panca.

CENTROCAMPO

Centrocampo tipo per la sfida col Genoa: Krasic è completamente recuperato. Oltre al serbo, ci saranno Melo, Aquilani e Marchisio. In panchina Sissoko e Lanzafame. Pepe squalificato.

ATTACCO

Dopo il pesante infortunio ad Amauri, sono rimasti in 3 per due posti. Iaquinta dovrebbe essere sicuro di una maglia da titolare. Ballottaggio Quagliarella-Del Piero. Il napoletano mercoledì ha giocato con la nazionale
quindi probabile l’impiego della storia, del capitano.

Ricapitolando: Storari, Sorensen, Chiellini, Bonucci, Grosso, Krasic, Aquilani, Melo, Marchisio, Iaquinta, Del piero. A disposizione: Costantino, Traorè, Motta, Sissoko, Quagliarella, Lanzafame, Libertazzi.

Genoa: Eduardo, Rafinha, Ranocchia, Dainelli, Criscito, Rossi, Milanetto, Veloso, Rudolf, Mesto, Toni.
A disposizione: Scarpi, Moretti, Tomovic, Zuculini, Kharja, Destro, Modesto.

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Non solo prove tecnico tattiche a Vinovo. Ieri i bianconeri hanno anche cominciato il percorso di avvicinamento alla sfida col Genoa dal punto di vista alimentare. Un insolito programma per abituare l’organismo all’insolito orario delle 12.30, in cui si disputerà la sfida a Marassi: 9.30 tutti a tavola per il ‘pranzo’, poi riposino e alle 12.30 in campo per l’allenamento. Tutto sembra essere filato liscio dal punto di vista della digestione.
Non sarà la prima volta per Aquilani, in Premier League ha già avuto modo di sperimentare la partita di campionato all’ora di pranzo. «In Inghilterra la pasta alle nove di mattina è come andare a nozze… An­che se non siamo abituati, non cam­bierà nulla», dice il centrocampista bianconero a Juve Channel.

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Dopo la risonanza magnetica effettuata ieri dal professor Faletti e la visita ortopedica del professor Quaglia presso la Clinica Fornaca, Amauri è stato sottoposto oggi a controllo ecografico da parte del dottor Ganzit dell’Istituto di Medicina dello Sport di Torino. Il responso è di lesione di secondo grado del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro con distrazione traumatica della zampa d’oca. La prognosi è di 40-50 giorni

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Oggi Pavel ha parlato alla Gazzetta dello Sport.

Dichiarazioni importanti a 360 gradi sulla sua nuova vita da dirigente e del suo addio al calcio giocato: “Se quel 31 maggio 2009 fu un inizio o una fine ? Un inizio. Quel giorno è cominciata la seconda fase della mia vita: io ero felice, mi godevo quei momenti e la gente intorno a me piangeva. Fu un pomeriggio strano e magico. Quando e perché ho deciso di smettere? Nel 2006 giurai che avrei riportato la Juve in alto. Dopo la promozione e il terzo posto, la mia testa cominciava a non reggere più i ritiri. Nel 2009 arrivammo secondi. Per scalare l’ultimo gradino, un gradino molto alto, io a 37 anni non potevo più essere d’aiuto. Serviva altro. E la Juve aveva un progetto di cui non facevo parte. (…)Se è più difficile fare il giocatore o il dirigente? Il dirigente. E’ bello dividersi tra la sede e il campo, ma mi manca l’ambiente dello spogliatoio…Un giocatore deve vivere come un combattente: mangiare, correre, dormire. Il dirigente ha più pensieri. Qual’è il mio compito? Stare vicino alla squadra, andare al campo, dialogare con Delneri, Marotta, Paratici, Pessotto, aiutare chi ha bisogno”.

Pavel si sofferma anche sulla possibilità di continuare con altre maglie e della sua scelta di cuore.

“Il mio procuratore Raiola provò a farmi continuare: c’erano offerte dall’estero e dall’Italia, ma io non mi vedevo con altre maglie. La chiamata di Mourinho? Quando sentii la sua voce rimasi molto sorpreso. Prima mi fece i complimenti e poi mi disse: ‘Pavel, ho bisogno di te per vincere la Champions’. Ma io rifiutai subito: il cuore non mi avrebbe mai permesso di giocare con l’Inter”.

Qualche parola anche da vero dirigente e sul futuro: “Se parlerò con Buffon? Ci siamo già visti e ci rivedremo presto. Io capisco la sua sofferenza: quando resti fuori per un infortunio serio, stai male. Non venendo a Vinovo, magari Gigi soffre un po’ di meno.

Non poteva mancare la frase su il suo “erede” che ha mostrato qualcosa ma deve ancora mostrare molto: “Com’è Krasic? Molto forte. Abbiamo qualcosa in comune: il modo di correre e di puntare la porta, la ricerca della concretezza. Crossa benissimo, ora deve farci scoprire il tiro da lontano”.

E infine il capitano simbolo della Juventus: “Del Piero? E’ Highlander: sempre in prima fila. Un esempio. E mi aspetto che continui a giocare. Ale ha la testa giusta per andare avanti alla grande”.

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“Non è vero ma ci credo” s’intitolava una vecchia commedia. E per questo ci eravamo mantenuti cauti, al contrario degli altri giornali che inneggiavano all’abbondanza in attacco per Del Neri e puntuale come un treno non italiano è arrivato l’ennesimo preoccupante infortunio di Amauri.
L’attaccante italo brasiliano ha riportato una distorsione al ginocchio con sicuro interessamento del legamento, per dirlo nel gergo del tifoso minimo 2 mesi di stop.
Due mesi, proprio il tempo a disposizione di Amauri per dimostrare che è ancora Sandokan, che può ancora mettere a segno i gol di cui la Juve ha bisogno.
Ma la sfortuna non è mai abbastanza.
Ora diranno che la Juve dovrà andare sul mercato ma si sapeva già.
Io dissento: Forza Sandokan, torna presto.

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Gardo torna presto!

Auguri al nostro co-direttore Simone Gardinale, operato al ginocchio proprio come un calciatore ahahaha

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Felipe Melo, a skysport 24, ha parlato della sua rinascita e del momento della Juve: “Quando il gruppo fa bene le cose vanno bene. Io sono più sereno rispetto all’anno scorso. Prendo meno ammonizioni, faccio meno falli. Voglio diventare un idolo di questa maglia, mi piace quest’anno uscire dal campo e vedere la gente che mi applaude. Mi piace vedere la gente che mi ferma e mi dice buone parole”.

Una battuta su Aquilani: “E’ un grande giocatore ma voglio parlare del gruppo, di tutto il centrocampo. Di Marchisio, Sissoko. Mi piace avere al mio fianco tanti campioni come loro. Obiettivi? Non siamo pronti ancora per vincere lo scudetto, Milan e Inter sono un gradino più in alto di noi”.

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Cosa ti spinge ad organizzare un viaggio per 200 persone per andare a fare cori razzisti contro un ragazzo di 20 anni? E’ inconcepibile ma purtroppo è vero.
Circa 200 idioti ieri, infatti, sono partiti dal Friuli in direzione Klagenfurt per vedere la partita della nazionale Italia-Romania. Amore per la nazionale? macchè, a loro dell’Italia non interessava nulla erano lì solo ed esclusivamente per contestare Balotelli.
Balotelli nemmeno a noi è simpatico, ma per i suoi atteggiamenti, non certo per il colore della sua pelle.
Beh, questi poveracci per tutto il tempo si sono esibiti in buu razzisti verso Balotelli (aiutati anche dai rumeni) e in cori quali : “non ci sono neri italiani”. Questo nel 2010.
Il tutto condito anche da uno stadio semivuoto, in quanto l’amichevole è stata giocata in Austria mentre in tv giocava proprio la nazionale austriaca, che faceva rimbombare ancora di più questi beceri cori.
Questo deplorevole spettacolo era stato annunciato: la stampa friulana già ieri mattina annunciava problemi di questo tipo e allora perchè non bloccarli subito, alla partenza?
No, la loro ignoranza ce la dobbiamo sorbire anche noi.

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